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Violenza sulle donne

Violenza sulle donne, un fenomeno sistemico e istituzionalizzato. Anche in pediatria.

Sfogliando un giornale, i report circa la violenza sulle donne hanno una triste cadenza giornaliera. Eppure, nonostante la frequenza, una notizia, presentata tra le altre, ci convince del carattere totalmente accidentale ed episodico del fenomeno. In fondo la cronaca di femminicidio o di un abuso sessuale, proprio in virtù della loro eccezionale gravità, ci trova estranei e pronti a relegare i fatti ad azioni atroci, appannaggio solamente d’individui borderline, messi ai margini della società.

Eppure tutti siamo rei. Se non di un crimine maggiore, siamo rei di reiterare uno schema sociale e culturale che integra in maniera sistemica, fino a quasi istituzionalizzarla, la violenza sulle donne e che si autoassolve, prendendo le distanze da reati gravi e plateali.

E mentre ci indigniamo, continuiamo a perpetrare, inconsapevolmente, comportamenti discriminatori in tutti gli ambiti, anche quello della sanità.
E voi avete mai pensato che assegnare la stessa terapia a uomo e donna potesse essere discriminatorio?

Quando la parità di diritti passa attraverso le differenze: il caso della medicina di genere

C’è un caso, sebbene sembri paradossale, in cui un trattamento uguale rivolto a uomini e donne risulta essere una grave forma di discriminazione. C’è un caso in cui ignorare le differenze sessuali e di genere e non tenerle in conto come guida dell’azione si risolve in un grave disservizio. Per le donne ovviamente.

La medicina e la farmacologia hanno un’ispirazione antropocentrica, inaugurata da Ippocrate e tramandata fino agli anni ’80 dello scorso secolo, quando finalmente si sono diffusi gli studi sulla medicina di genere e sul perchè uomini e donne si ammalano e guariscono per cause diverse.
In Italia gli studi si sono tradotti in azione, il 13 giugno 2019 quando il Ministro della Salute ha approvato formalmente il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale e firmato il decreto attuativo relativo alla Legge 3/2018.
È un primato Europeo, una cartina di tornasole della nuova sensibilità pubblica in questione di parità di genere, che in medicina si pratica appunto non tacendo sulle differenze.
La pratica sanitaria, dalla ricerca alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, deve raggiungere quella ‘personalizzazione delle terapie’ a oggi indispensabile per garantire a ognuno una cura adeguata, che tiene conto non tanto della differenza di genere ma delle differenze derivanti dal genere.

Violenza sulle donne

Pediatria di genere, risolvere il problema della violenza sulle donne alla nascita

Per trovare la soluzione, bisogna andare alla nascita del problema: esiste davvero una medicina di genere senza una pediatria di genere?

Cosa trae in inganno? Forse la mancata maturazione degli organi genitali ci induce a pensare che i bambini e le bambine non presentino differenze riguardano la prevalenza di patologie, la risposta alle terapie, e la prognosi?

Sulla pediatria di genere ci sono pochi studi, poca formazione, sia durante la specialistica che dopo, e il problema sembra non essere abbastanza saliente da richiedere una soluzione. Eppure le differenze ci sono e devono essere valutate con attenzione già dalla prima fase di vita del neonato e della neonata.
Nel 2019 la SIP, a termine del congresso annuale dedicato

“ha creato un gruppo di studio sulla medicina di genere in pediatria con l’obiettivo di promuovere un nuovo approccio alla medicina, dal neonato all’età adolescenziale, che ponga una maggiore importanza alle differenze determinate dal sesso e dal genere. Numerose sono le patologie anche in ambito pediatrico in cui si osservano differenze tra i due sessi: conoscerle può migliorare la prevenzione, la prognosi e ridurre le complicanze”.

Pediatria di genere: dove siamo arrivati?

La SIP, con l’aiuto di tanti professionisti, ha dato vita a un breve introduzione circa la pediatria di genere e ha fornito una guida per orientarsi nell’ancora, purtroppo, nuovo della pediatria di genere.

Per una conoscenza più adeguata, rimandiamo alla lettura completa della guida.

Benché sia ancora aperta la domanda circa le cause delle differenze di genere in medicina, fattori genetici, metabolici, ormonali, ormonali?, bisogna incominciare a fare divulgazione sulle acquisizioni ottenute e lavorare in sinergia con i genitori per arrivare a un approccio clinico differenziato e orientato al e dal genere.