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Come aprire uno studio medico

Come aprire uno studio medico

Se sei un medico, e stai pensando di aprire un tuo studio, potresti sentirti scoraggiato di fronte alla burocrazia e alle tante normative da seguire. Lo studio medico è il luogo in cui il professionista sanitario svolge la sua professione senza intermediari, del resto: è un punto di riferimento per il paziente, un posto in cui tutti devono e possono sentirsi al sicuro.
È evidente che rispettare le leggi assume un’importanza fondamentale.

Come aprire uno studio medico, dunque? Scopriamolo insieme.

come aprire uno studio medico

Come aprire uno studio medico: le norme da seguire

Le leggi a cui fare riferimento, se si vuole aprire uno studio medico, sono la n.517 del 1993 e la n.229 del 1999.

Queste, e le loro successive integrazioni, stabiliscono che, il medico interessato ad aprire il suo studio, deve:

  • essere iscritto all’Ordine dei Medici
  • essere iscritto all’ENPAM (cassa di previdenza dei medici)
  • avere una partita IVA
  • regolarizzare la posizione presso l’INAIL
  • attivare una PEC e comunicarla all’Ordine dei Medici (casella di Posta Elettronica Certificata)
  • presentare la SCIA al Comune (che ha 30 giorni di tempo per dare una risposta, dopodiché vale il principio del silenzio assenso)

Il medico potrà aprire un suo studio privato, oppure uno studio associato insieme a colleghi che rispettino tutte le caratteristiche richieste dalla legge: in entrambi i casi un’autorizzazione sanitaria non serve, ma è bene informarsi presso la propria ASL di competenza in quanto le regole sono su base regionale.

Aprire uno studio medico: la scelta dei locali

Per l’apertura di uno studio medico, la scelta dei locali è fondamentale.

I requisiti sono gli stessi degli altri locali pubblici, anche se si sceglie di ricavare lo studio da un’abitazione:

  • certificato di abitabilità
  • adeguata illuminazione
  • adeguata aerazione

Il locale in cui si riceve e si visita il paziente deve essere chiaramente identificabile e separato dagli spazi deputati ad altre funzioni, deve avere una sua sala d’attesa e servizi igienici ad uso del paziente (non esiste una metratura minima).
Non è infatti un locale aperto al pubblico, in quanto non è accessibile all’intera comunità ma solo ai pazienti del medico o dei medici che lì vi operano: ha una sua propria valenza giuridica oggettiva, indipendente rispetto al professionista o ai professionisti, e vede prevalere la struttura organizzativa (l’insieme delle risorse umane e dei materiali impiegati per l’esercizio dell’attività) piuttosto che le singole prestazioni professionali. C’è però una differenza tra studio medico e ambulatorio o poliambulatorio: solo per gli ultimi due è necessaria una specifica autorizzazione all’esercizio dell’attività, mentre per il primo è sufficiente presentare la SCIA in Comune.

Aprire uno studio medico: arredi e strumentazioni

Fondamentale, per aprire uno studio medico, è strutturare un ambiente che garantisca la privacy dei pazienti. Ma anche la loro sicurezza.

Ecco dunque che il bagno, accessibile ai disabili, dovrà essere dotato di dispenser igienizzante e di salviette/asciugamani monouso; le sue superfici dovranno essere lavabili e disinfettabili, e il lavabo dovrà avere comandi non manuali.

La sala d’attesa dovrà avere sedie confortevoli, e disposte in modo che i pazienti possano stare seduti con comodità: stipare tante poltroncine in uno spazio ristretto non è un’opzione raccomandabile, dal momento che spesso nella sala d’attesa di uno studio medico ci sono persone malate.
L’illuminazione non deve essere troppo forte, ma neanche debole. Una buona idea è quella di posizionare riviste (recenti!) su di un tavolino a centro stanza, e di decorare le pareti con quadri e poster “rilassanti”, dipingendole in tonalità chiare come il rosa pesca.

Se vuoi qui puoi trovare degli ottimi consigli per la sala d’attesa del tuo studio medico

A livello di orari, uno studio medico privato ha orari flessibili e non risponde agli obblighi di legge a cui devono sottostare gli ambulatori. Questi ultimi sono in genere strutture pubbliche che erogano servizi, mentre gli studi medici sono solitamente privati e sono sotto la responsabilità dei professionisti che decidono di aprirli.